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Furiosa – Il grande (e necessario) ritorno

Furiosa: A Mad Max Saga (2024) è uno spin-off della saga di Mad Max e il prequel di Fury Road (2015).

A fronte di un budget abbastanza importante – 168 milioni di dollari – ha aperto purtroppo in maniera molto scoraggiante: appena 64 milioni in tutto il mondo.

Di cosa parla Furiosa?

Qualche decennio prima di Fury Road, Furiosa è una ragazzina che vive felicemente nel Luogo Verde, un’oasi felice quanto segreta in un mondo devastato. Ma il destino ha qualcos’altro in mente per lei…

Vi lascio il trailer per farvi un’idea:

Vale la pena di vedere Furiosa?

Anya Taylor-Joy in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

Assolutamente sì.

Furiosa non solo è un perfetto (e mai forzato) collegamento a Fury Road, ma persino un passo avanti rispetto al primo rilancio di Mad Max: un viaggio travolgente, incalzante, perfettamente ritmato e con una struttura narrativa mai vista per la saga.

Così George Miller si dimostra ancora una volta capace di rinnovarsi e migliorarsi, scegliendo l’interprete perfetta che raccogliesse l’eredità di Charlize Theron, capace di approfondire e ampliare la storia di un personaggio così misterioso e magnetico come Furiosa.

Insomma, non potete perdervelo.

Colpa

Alyla Browne in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

La storia di Furiosa comincia con la colpa.

Nella primissima scena assistiamo ad una riproposizione – fondamentale nel complesso della narrazione – del peccato originale: la giovane Furiosa si è spinta troppo in là per acquisire un frutto proibito

…e, soprattutto, si è spinta troppo in là perché ha seguito il suo istinto, e ha scelto di sabotare – e forse di punire – gli odiosi invasori che sono venuti troppo vicini al Paradiso Terrestre che le sue madri farebbero di tutto per nascondere.

Alyla Browne in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

In questo frangente, George Miller gioca molto con lo spettatore.

Anche memori della grande semplicità delle trame di Mad Max fino a questo punto, ci si aspetterebbe una storia molto lineare ed estremamente prevedibile, in cui semplicemente la protagonista viene rapita dagli scagnozzi di Immortan Joe. 

E invece il film ci vuole sorprendere con una trama ben più tortuosa.

Alternativa 

Chris Hemsworth in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

Dementus è il primo e vero nemico di Furiosa.

Il suo personaggio è esattamente l’opposto di Immortan Joe: un borioso generale che vive di simboli dell’Antica Roma – da cui la sua assurda biga – per nulla rispettato dai suoi sottomessi, incapace di gestire anche solo il minuscolo villaggio di cui è a capo – e figurarsi Gas Town

Al contempo, è un villain ben bilanciato dal punto di vista comicoa partire dal suo nome, che è tutto un programma – grazie ad un Chris Hemsworth adeguatamente tenuto a bada, che si pone ottimamente come controparte del villain di Fury Road.

Chris Hemsworth in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

Per questo la sua unica vera intuizione è sul maggiore timore di Furiosa.

La stupidità di Dementus infatti non si riduce ad una semplice ricerca di potere, ma ad un’ossessione del riuscire a carpire pochi e vuoti momenti di eccitazione, dei miraggi che diventano sostanzialmente un’ossessione all’interno di un’esistenza senza significato.

Insomma, Dementus è in qualche maniera, anche l’opposto di Mad Max: non un personaggio che vive per sopravvivere, perseguitato dai suoi demoni, ma un uomo che vive in funzione degli stessi, senza mai vedere la fine del proprio viaggio.

Ovvero, il peggiore punto di arrivo in cui Furiosa rischia di ricadere.

Inquadrata

Immortan Joe in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

Furiosa non vuole essere inquadrata.

Evadere la sua quotidianità nelle Terre Verdi la catapulta in un mondo in cui la figura femminile è perlopiù messa ai margini, solo raramente coinvolta nella vita da strada, soprattutto nel contesto della Cittadella, dove è sostanzialmente relegata a macchina riproduttrice.

In questo frangente Miller ci rivela anche una dinamica particolarmente inquietante: le donne di Immortan Joe possono vivere solo temporaneamente in una prigione dorata, scartate dopo troppe gravidanze finite male o, probabilmente, anche quando troppo vecchie.

Chris Hemsworth in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

Invece, la protagonista vuole scrivere la sua stessa storia.

Riuscendo a sfuggire al dominio di Dementus, la piccola Furiosa, in vesti così drammaticamente mariane, prende parte all’entourage di Immortan Joe, ma, ancora una svolta, sfrutta il suo corpo a suo vantaggio.

Infatti, conscia del malcelato interesse di Rectus nei suoi confronti, prepara la sua fuga, basata sullo spogliarsi momentaneamente della sua femminilità così deleteria – col taglio dei capelli – e della sua stessa voce – fingendosi muta.

Ma è solo l’inizio.

Rivalsa

Anya Taylor-Joy in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

La rivalsa di Furiosa non era quella che si aspettava.

Pensando di vivere abbastanza tempo sotto copertura per sfuggire dalla Cittadella, proprio nel suo rocambolesco tentativo di fuga finisce infine per essere scoperta, lasciando libera al vento la sua folta chioma, che la definisce definitivamente come femmina.

E se la prima strada poteva essere quella di diventare sostanzialmente come Mad Max, Furiosa invece ha la fortuna di incontrare il primo personaggio maschile che riesce ad apprezzarla per le sue capacità, a discapito del suo sesso di appartenenza.

Anya Taylor-Joy e Tom Burke in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

Così comincia la sua progressiva risalita nella gerarchia della Cittadella, in cui è destinata ad essere incoronata Imperatrice, raggiungendo un grado che probabilmente nessuna donna aveva potuto finora ricoprire: Pretoriana.

E, in maniera ancora più imprevedibile, la protagonista intreccia un importante legame con Jack, basato davvero sulla profonda stima e fiducia che questo silenzioso guidatore ha dimostrato nei suoi confronti, offrendole una via d’uscita.

Altrimenti, l’alternativa è essere un meccanismo.

Meccanismo

Anya Taylor-Joy e Tom Burke e Chris Hemsworth in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

Furiosa sembra essere destinata ad essere sola.

Nel suo ennesimo tentativo di tornare al Paradiso Perduto, questa volta persino con un imprevedibile compagno al suo fianco, ancora una volta la sua vita viene spezzata dagli sciocchi giochi di potere di Dementus, che uccide Jack quasi per noia.

Ma la protagonista non si fa sottomettere così facilmente.

Anya Taylor-Joy in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

Ancora una volta Furiosa è pronta a liberarsi di una parte di sé che la tiene legata ad una situazione che le sta scomoda: questa volta il braccio, che rimane quasi provocatoriamente appeso alle spalle di Dementus…

…ma la cui liberazione permette alla protagonista di ritornare alla Cittadella per mostrarsi ancora una volta preziosa per Immortan Joe, e così di riuscire ancora a ricostruirsi – quasi involontariamente – come un meccanismo del sistema.

Rinascita

Anya Taylor-Joy in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

La rinascita di Furiosa non è gloriosa.

Come una perfetta macchina da guerra, la protagonista ripara il braccio monco, si rasa il capo per liberarsi ancora una volta della sua femminilità e, infine, guida una macchina apparentemente impossibile da guidare per raggiungere il fronte.

Ma gli obbiettivi di Furiosa vanno ben oltre l’essere un’eroina di guerra: sfilando abilmente sotto il naso degli stupidi figli di Immortan Joe una macchina funzionante, la protagonista si getta come una furia verso la tanto ricercata vendetta contro Dementus, l’unica soddisfazione che le sembra rimasta…

Chris Hemsworth in una scena di Furiosa (2024) di George Miller, prequel di Fury Road

Proprio per questo, il confronto con il suo nemico è fondamentale.

Guardando negli occhi quel patetico uomo, Furiosa si rende conto di cosa sta rischiando di diventare: una figura mitica quanto svuotata di ogni significato, che ho perso di vista la sua missione di ritrovare – e poi di ricostruire – il Paradiso Perduto.

Per questo non uccide Dementus, ma lo sottomette ad essere l’origine della sua rinascita, per questo accetta astutamente di diventare il braccio destro di Immortan Joe: per salvare quello che, potenzialmente, potrà diventare il nuovo cuore delle Terre Verdi.

E il resto è storia.