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Saltburn – Il labirinto

Saltburn (2023) è la seconda opera dell’ambiziosa regista Emerald Fennell, che aveva già trovato il suo riconoscimento internazionale con Una donna promettente (2020).

A fronte di un budget complessivamente molto contenuto – appena 10 milioni di dollari – il film avuto complessivamente un buon riscontro al botteghinoquasi 20 milioni di dollari – considerando, fra l’altro, che in diversi paesi è stato distribuito direttamente in streaming.

Di cosa parla Saltburn?

Oliver Quick è un giovane e timido studente di Oxford, dove deve farsi largo fra i rampolli di importanti famiglie. In particolare, la sua attenzione è sull’affascinante Felix…

Vi lascio il trailer per farvi un’idea:

Vale la pena di vedere Saltburn?

Barry Keogan in Saltburn (2023) di Emerald Fennell

In generale, sì.

Personalmente considero Saltburn una pellicola leggermente più debole rispetto all’ottimo Una donna promettente, nonostante condivida con l’opera prima di Emerald Fennell una regia precisa ed un’interessante costruzione simbolica.

L’aspetto che potrebbe disturbare alcuni spettatori sono alcuni inserimenti piuttosto spinti – ma tutto tranne che fine a sé stessi – tanto che il film è stato pubblicizzato e raccontato come un’opera scandalosa – mentre non lo è assolutamente…

L’effettivo difetto della pellicola è una scrittura non sempre solida, carente soprattutto nel raccontare con precisione le motivazioni del protagonista – lasciate all’immaginazione dello spettatore – e per alcuni snodi narrativi che presentano deboli fondamenta.

Ma, in generale, ve lo consiglio.

Spinta

Barry Keogan e Archie Madekwe in Saltburn (2023) di Emerald Fennell

Inizialmente sembra che Oliver debba trovare il suo posto nel mondo.

In una realtà incredibilmente classista come quella di Oxford, il protagonista è strattonato da una parte e dall’altra: se l’emarginato Michael Gray cerca di trascinarlo con una certa veemenza nel suo angolo buio, d’altra parte l’affascinante Felix sembra catturarlo nella sua rete…

Jacob Elordi in Saltburn (2023) di Emerald Fennell

Infatti, fin dal primo momento in cui Oliver ha un contatto con lui, il rampollo gli offre tutte le occasioni per avvicinarglisi sempre di più – mostrando però nei suoi confronti un affetto apparentemente più fraterno che erotico

Al punto che, davanti alla drammaticità della sua storia familiare, infine Felix sceglie di prenderlo sotto la sua protezione, invitandolo nel suo ambiente naturale: la tenuta di famiglia di Saltburn, in cui Oliver entra come suo nuovo favorito.

Labirinto

Saltburn è un labirinto – fisico e relazionale.

La tenuta viene presentata proprio come una scatola cinese di stanze, che si susseguono una dentro l’altra, e in cui Oliver viene trascinato fino ad arrivare al cuore della tenuta – la sua stanza – fra l’altro, un interessante foreshadowing sulla morte di Felix.

Così, in maniera neanche troppo sottile, il protagonista capisce il suo ruolo: essere la novità del momento, e prendere piuttosto celermente il posto della sofferente Pamela, personaggio che viene gentilmente spinto fuori scena appena Oliver vi entra.

Alison Oliver in Saltburn (2023) di Emerald Fennell

Saltburn è insomma una corte.

La famiglia Catton è il nucleo intorno al quale ruotano una serie di personaggi, che cercano il più possibile di trarre il meglio nel breve periodo che possono godere del favore dei signori locali: come Pamela e Oliver si contendono il ruolo di dama di compagnia – e di letto…

…così Farleigh rappresenta una sorta di piccola nobiltà che vuole sfruttare il debole collegamento con una casata piuttosto ricca e potente, in particolare dal punto di vista economico, per poi essere esiliato nel momento in cui si permette di morderle la mano.

Burattinaio

Barry Keoghan in Saltburn (2023) di Emerald Fennell

Ma Oliver non vuole essere una novità temporanea.

Per questo sceglie di penetrare più o meno abilmente questa famiglia, con l’unica arma che può effettivamente utilizzare: la seduzione e l’erotismo, spingendo più o meno in questo senso a seconda del personaggio che ha di fronte.

Se infatti per Lady Elspeth bastano poche parole seducenti e alcune indiscrezioni ben raccontate, per Venetia e Farleigh è necessaria la dominazione sessuale – in cui, fra l’altro, Oliver non si trova mai nel ruolo di ricevente, ma solo di datore della prestazione.

Barry Keoghan in Saltburn (2023) di Emerald Fennell

Infatti, l’atto completo e penetrativo è un’esclusiva per Felix.

Con i due personaggi minori della famiglia il protagonista non vuole altro che avere un controllo mentale su di loro, dandogli dei premi per accompagnare la loro educazione e sottomissione.

Ma il vero obbiettivo è esclusivamente la conquista di Felix, diventare una presenza costante ed irrinunciabile nella sua vita, un amico e forse persino un amante, riuscendo però ad assaporare l’incontro sessuale desiderato solo in maniera nascosta e indiretta.

Minotauro

Barry Keoghan in Saltburn (2023) di Emerald Fennell

Ma Felix non è così ingenuo.

Lo svelamento dell’inganno di Oliver racconta molto del protagonista: non un ingenuo trovatello in cerca di un protettore, ma un annoiato borghese con una vita del tutto ordinaria, che cerca un modo per riscriverla.

In un certo senso, la caduta di Oliver è simile a quella di Farleigh: entrambi non hanno voluto piegarsi alle regole di Saltburn, essere delle mere marionette dal destino incerto, scegliendo invece di ribaltare la situazione per una sicura vittoria.

Una volta smascherato, Oliver cambia forma e obbiettivo.

Se prima il suo scopo era la conquista del rampollo di Saltburn, ora il suo fine ultimo è la conquista di un’identità nuova, proprio tramite Saltburn stessa: così, dall’emblematica scena del labirinto, il protagonista diventa il Minotauro, che uccide insaziabile persino Felix, il novello Icaro…

La sua morte è l’unico atto per cui Oliver ha un sincero pentimento, andando anzi a ricercare quell’unione sessuale che era stata impossibile in vita, come a saziare quell’ultimo desiderio che lo limitava dal cambiare definitivamente forma…

…e mettere fuori gioco uno ad uno gli altri ostacoli alla sua ascesa, ovvero i due personaggi che mettono in dubbio la sua nuova posizione: Farleigh viene eliminato semplicemente rivoltandogli contro le sue colpe, mentre Venetia affoga nel simbolo stessa della lussuria da cui si era fatta sedurre.

Ma il piano deve ancora attendere.

Nudo

Barry Keoghan in Saltburn (2023) di Emerald Fennell

L’atto conclusivo è l’elemento che mi ha meno convinto.

Oliver si deve fare temporaneamente da parte, nonostante avesse tutte le carte in mano per rendere fin da subito definitiva la sua permanenza a Saltburn, allontanato per colpa di un’inedita consapevolezza di Sir James.

Forse il senso di questa scelta era mostrare come il piano di Oliver fosse molto più debole e improvvisato di quanto lui stesso pensasse – e volesse raccontare – anche per come facilmente era stato mascherato da Felix.

Tuttavia, le dinamiche conclusive sono perfettamente coerenti.

Oliver ripesca nella sua rete l’ingenua Lady Elspeth, facendosi riportare nella tanto desiderata Saltburn, riuscendo così a diventare unico erede della sua fortuna, andando proprio a spogliare sé stesso – e così anche la donna – dell’ultimo velo di finzione che la teneva ancora in vita.

E così infine Oliver può vagare felicemente per le stanze di Saltburn, raccontando con la sua nudità il suo desiderio di non nascondersi più, sentendosi ormai onnipotente mentre osserva eccitato quelle marionette che finalmente ha messo al loro posto…